ITA | ENG

opera premio

L'opera premio per i vincitori dell’ottava edizione del Premio Impresa e Cultura è stata ideata dall’artista siciliana Carla Accardi, che ha interpretato lo spirito e le finalità del concorso con una creazione inedita realizzata dalla Bottega d’Arte Ceramica Gatti in Faenza.
Il vincitore del Primo Premio sarà inoltre invitato a Londra da Arts & Business per presentare la propria esperienza alla business community e alle istituzioni culturali ed entrerà a far parte della giuria dell’Arts & Business Award che si terrà a Londra il prossimo autunno.

Carla Accardi

Carla Accardi nasce a Trapani. Dopo aver conseguito la maturità classica, si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Firenze, che lascerà per trasferirsi a Roma. Nella capitale incontra gli artisti Consagra, Dorazio, Guerrini, Perilli, Sanfilippo e Turcato con i quali da vita a "Forma 1".
Dal 1954 intraprende una ricercata fondata sua una poetica del segno, che si articola per insiemi di segmenti pittorici bianchi stesi su fondi neri.
Nel 1964 e nel 1988 è presente alla Biennale di Venezia con sale personali e viene inoltre invitata a partecipare alle principali rassegne storiche dell'arte italiana, alle Mura Aureliane nel 1981, al Kunstverein di Francoforte nel 1985, alla Royal Academy di Londra nel 1989. Nel 1994 è a New York per la mostra The Italian Metamorphosis 1943-1968 al Solomon R. Guggenheim Museum e a Fukuyama per Mistero e Mito. Momenti della pittura italiana 1930-1960-1990 presso il Fukuyama Museum of Art. Nello stesso anno il Castello di Rivoli le dedica un'importante mostra. Diverse personali vengono realizzate in questi anni, alla Salvatore Ala Gallery di New York, al Kunstverein di Ludwigshafen e alla Stadtische Galerie di Wolsburg, all’Atelier del Bosco di Villa Medici a Roma, al Kunstmuseum di Bonn, alla Galerie Meert Rihoux di Bruxellles, alla Galleria Massimo Minini di Brescia.
Nel 1988 prende parte alla rassegna Minimalia al Palazzo delle Esposizioni a Roma e al P.S. 1 di New York nel 1999.
Nel 2001 le sue opere sono di nuovo in mostra presso il P.S. 1 Contemporary Art Center di New York, nel 2002 in una personale al Musée de la Ville a Parigi e a novembre dello stesso anno alla Galleria Laura Pecci a Milano.
Nel 2003 viene realizzata la personale al Magazzino d’Arte Moderna di Roma “Si adagiarono sparse”.

La “Bottega D’Arte Ceramica Gatti”

Fondata a Faenza, da Riccardo Gatti, pittore e scultore ceramista, formatosi presso la locale scuola d’arti e mestieri sotto la guida di Antonio Berti frequenta successivamente l’accademia di belle arti di Firenze, nello stesso periodo aderisce al cenacolo Baccarini con i coetanei Rambelli, Drei, Guerrini, Nonni, Melandri, ecc. Inizia la propria carriera di ceramista presso la bottega dei fratelli Minardi, prosegue l’attività di pittore ceramista presso la fabbrica Farina poi alla Faventia Ars. Nel 1928 apre la propria bottega, dove conosce Giuseppe Fabbri che lo avvicina al Movimento Futurista. Gatti stesso per primo, come attesta uno scritto del Marinetti, realizza ceramiche futuriste, utilizzando oltre ai propri modelli quelli dei più famosi Balla, Dal Monte, Benedetta e Fabbri, coi quali collaborò fino al 1930. Da questo momento Gatti, avendo messo a punto una propria tecnica per decori a riflessi metallici, ottiene riconoscimenti in numerose esposizioni che lo portano ad avere un ruolo importante nel rinnovamento dello stile della ceramica moderna. La produzione della bottega, sotto la guida di Gatti continua fino alla sua scomparsa nel 1972. La guida della “Bottega Gatti” è poi affidata al nipote ed allievo Dante Servadei, il quale, per riprendere la vecchia tradizione, alla fine degli anni ottanta, assieme al figlio Davide, allaccia nuovi rapporti di collaborazione con pittori giunti a Faenza in occasione della produzione di ceramiche per i mondiali di calcio del 1990. L’esperienza prosegue portando al lavoro in bottega, artisti quali Nespolo, Baj, Matta, Burri e Arman. Da un progetto a cura di Biffi Gentili in collaborazione con l’Agenzia Polo Ceramico di Faenza sono invitati a realizzare opere gli artisti Echaurren, Strazza, e Della Casa per la mostra “L’Apprendista Stregone”. La realizzazione di opere in collaborazione con artisti, come Alberto Burri, Sebastian Matta, Arman, Enrico Baj, Giuliano Della Casa, Hsiao Chin, Giosetta Fioroni, Pablo Echaurren, Luigi Carboni, Giacinto Cerone, Mimmo Paladino, Tristano di Robilant,Carla Accardi, Aldo Mondino, Vincenzo Cabiati, Amedeo Martegani, Liliana Moro, Chiara Passa, Mario Della Vedova e naturalmente Luigi Ontani, prosegue di pari passo con quella della bottega che affianca ad una produzione di carattere classico anche quella dei “riflessi” divenuti tradizione per la più vecchia bottega faentina.